Isabella D’Amore recensisce Al buio di Carlotta Borasio e Andrea Malabaila (collana Ottantamila) su Pink Magazine Italia.
Qui.
Di seguito un estratto.
[…] Ecco le avvertenze degli autori prima della lettura, che raccontano com’è nato questo progetto editoriale.
– La storia che state per leggere è stata scritta a quattro mani. Una parte l’ha scritta Carlotta, una parte l’ha scritta Andrea. Carlotta e Andrea, al momento della stesura, erano sposati da due anni e stavano insieme da quasi otto.
-Questo racconto nasce come un gioco: facciamo finta che. Facciamo finta che Andrea e Carlotta siano andati a una festa di paese, che ci sia stato un blackout e che durante il blackout ci sia stata una vittima. L’articolo di giornale che riportava la notizia è stato scritto insieme. E poi via libera alla fantasia. Cosa avrebbe fatto Carlotta in una situazione simile? Cosa avrebbe fatto invece Andrea? I due protagonisti erano ben conosciuti agli autori, con i loro caratteri, i loro tic, i loro ricordi. Tutto il resto, una simulazione. Le due storie sono state scritte, come dice il titolo, al buio, senza che uno sapesse cosa stava scrivendo l’altra.
-L’idea è nata dopo aver visto la serie tv The Affair, in cui ogni episodio è diviso in due parti, la prima narrata dal punto di vista di lui, la seconda dal punto di vista di lei. La cosa bella di The Affair è che non si sa quale delle due parti sia veritiera, e probabilmente non lo è nessuna perché ogni fatto, ogni evento, ogni storia cambiano attraverso lo sguardo di chi racconta. A dimostrazione che l’oggettività non esiste, e che tutte le storie – anche quelle che vorrebbero essere più fedeli alla verità dei fatti – sono storie di fantasia.
[…]